giovedì 23 aprile 2009

Radio Tre Suite Zappa in testa (2003)

Omaggio a Frank Zappa
Dal 20 al 31 Ottobre 2003 alle ore 20.00, dal lunedi' al venerdi', con l'irreverente titolo "Zappa in testa", Radio Tre Suite dedicava dieci puntate al musicista americano di cui il 4 dicembre ricorreva il decennale della morte.
Una serie che piacevolissimamente riscopro ordinando i miei file, dopo il collasso - fortunatamente non fatale - di un notebook ferito.
Distrutti i troiani - che poi sarebbero achei, a far quelli che han letto - narcotizzati i virulenti, formattato l'hard disk, eccomi a rimettere a posto i poderosi archivi.
E dove se non nella palingenesi di un notebook, per l'appunto ;-), potrebbero trovare migliore collocazione le note zappiane?
E col piacere di condividere il riascolto di Zappa, e non solo lui, narrato da Riccardo Giagni, vi piazzo subito questo meraviglioso connubio Pierre Boulez - Zappa, con ottimo audio , che uno sconosciuto benefattore ha caricato su You Tube.
Qui la copertina dell'album The Perfect Stranger, da cui il brano è tratto,

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Qui il dono del benefattore, da You Tube: nel gennaio 1984 Pierre Boulez, a Parigi, diresse il suo Ensemble InterContemporain registrando alcuni brani del "Perfect Stranger" zappiano. Le animazioni, del 1976, sono opera di Bruce Bickford e qualcosa di esse è stato impiegato nei film d Frank Zappa "Baby Snakes" e "Dub Room Special".


Sentirete parlare, in questa serie, di Walter, ovvero, dopo il cambiamento di sesso, Wendy Carlos, (vi ricordate l'apertura di Shining?). E ricordate Arancia Meccanica? Ancora Wendy. Ascolterete in questa serie, eseguito da lei al Moog Synthesizer, un Bach diverso dal solito.

Bach Brandenburg


Per chi volesse togliersi qualche curiosità su questo strumento, ben conosciuto da chi ama i Pink Floyd e da chi non avesse dimenticato Emerson Like & Palmer e i nostrani PFM e Il Banco del Mutuo Soccorso, qui un'intervista col suo inventore, Robert Moog, scomparso da pochi anni, con cui collaborò, nella messa a punto dello strumento, la stessa Wendy Carlos, allora nota ancora come Walter.


e dopo tutto questo divagare senza metodo, link alla pagina della trasmissione e del riascolto,

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mercoledì 15 aprile 2009

Alle otto della sera (ed altro) Marco Polo. Un mercante a Pechino.

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di Vito Bianchi
a cura di Angela Zamparelli

regia di Giancarlo Simoncelli

trasmissione andata in onda sulle frequenze di rai radio due da lunedì 14 luglio a venerdì 8 agosto 2008.


L'epopea di Marco Polo è un po' un romanzo di formazione. Il mercante-esploratore fu uno dei pochi nel XIII secolo ad accostarsi alle culture dei popoli orientali fino ad arrivare a quelli più distanti dalla terra natia: "i cinesi". In quest'ottica Marco Polo incarna l'immagine del nuovo Parsifal, viaggiatore senza paura, che si sostituisce al cavaliere della classicità medievale col suo spirito libero, con la sua forza che consiste nell'accostarsi all'altro(e all'altrove) su un livello di convenienza reciproca, su di un piano paritario, intrinsecamente pacifico.Lasciando nella sua opera di esplorazione utili frutti addirittura fino alla fine del quattrocento.

testo tratto dalla pagina del programma e del riascolto

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Riporto di seguito una brevissima nota sull'autore, tratta dal sito dell'editore Laterza.

Vito Bianchi insegna Archeologia all'Università di Bari. Archeologo specialista, si dedica ai rapporti culturali e religiosi fra l'Europa, il Mediterraneo e l'Oriente. Collabora dal 1999 con la rivista “Medioevo”. Per la collana “Medioevo Dossier” ha firmato le monografie Il castello. Un'invenzione del Medioevo (Milano 2001) e L'Islam in Italia (Milano 2002). Fra i suoi libri più recenti Sud e Islam. Una storia reciproca (Lecce 2003).

Qui non è citato, forse perché non più disponibile presso l'editore, il libro Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina. Sul sito Laterza, qui, è possibile leggerne una pagina.

Il 2005 fu l'anno di Marco Polo e del suo libro, Il Milione; a Venezia si tenne una mostra a lui dedicata, curata da Cristina Taverna, presso il Museo Correr, in piazza San Marco.

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Si poterono ammirare splendide edizioni antiche, affascinanti mappe, avori, ceramiche, oggetti appartenenti alle collezioni del Museo Correr, tra cui una statua lignea, dorata, che la tradizione vuole ritragga Marco Polo.


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E per chi, come me, amava ed ama incantarsi nel mondo poetico di Luzzatti, in una scenografia di un'opera rossiniana o in una rappresentazione a disegni animati de Il Flauto Magico mozartiano,



o per chi non l'avesse ancora conosciuto, fu possibile ammirare da vicino le tavole originali della nuova edizione de Il Milione, nel testo trecentesco toscano, da lui illustrata.

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Altra cosa il Milione di Marco non Polo ma Paolini ;-) di cui vi passo un brano (per ascoltarlo bisogna avere installato Quick Time).

Un'altra serie di Vito Bianchi, dedicata a Gengis Khan si trova, in questo stesso blog, qui.

domenica 12 aprile 2009

Ad alta voce Alice nel Paese delle Meraviglie



di Lewis Carroll
traduzione e lettura di Aldo Busi
a cura di Anna Antonelli e Fabiana Carobolante

link alla pagina del programma e del riascolto


Per gli amanti del genere ho trovato, disponibile on line, la splendida versione digitalizzata del quaderno che l'autore regalò alla sua piccola amica Alice, deliziata dal racconto udito durante una gita in barca.
Le promise di scriverlo e glielo donò: un quaderno scritto in chiara calligrafia e completo di illustrazioni.
La British Library lo mette a disposizione in un'accuratissima edizione virtuale, completa di testo digitale.
Volendo, si può sentirne la lettura, sfogliandone le pagine. In Inglese, naturalmente.
Il testo non è come quello dell'opera pubblicata, ma è comunque una piacevolissima esperienza sfogliare il quadernetto.
Lo trovate qui.
L'illustrazione che apre il post, tratta da Alice ’s Adventures in Wonderland (1865), è di John Tenniel.

Ad alta voce Il barone rampante

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Manuela Mandracchia legge:

Il barone rampante

di Italo Calvino

Introduzione di Igiaba Scego

a cura di Anna Antonelli e Fabiana Carobolante con Lorenzo Pavolini


Trasmesso sulle frequenze di rai radio tre dal 30 ottobre 2008

Link alla pagina della trasmissione e del riascolto

backup mp3 serie completa 22 episodi


per una recensione interessante, con commenti di altri lettori, vedere qui (confrontando con la voce di wikipedia si notano periodi comuni ;-) non si sa bene, sul web, chi copi chi)

Alle otto della sera Venti imperatori romani


Di Andrea Giardina.
A cura di Giancarlo Simoncelli.

Regia di Federica Barozzi


Programma trasmesso sulle frequenze di rai radio due dal lunedi al venerdi alle 20.00. Dal 17 novembre al 12 dicembre 2008


Un viaggio attraverso la secolare storia dell'impero romano, scandito dalle figure di venti imperatori emblematici, significativi, nel bene e nel male, di una vicenda grandiosa e tormentata: Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, [vedi Dinastia Giulio-Claudia nota mia] Vespasiano, Tito, Traiano, Adriano, Marco Aurelio, Commodo, Caracalla, Massimino il Trace, Valeriano, Aureliano, Diocleziano, Costantino, Giuliano, Teodosio, Giustiniano.
In ogni puntata il racconto è centrato sulla personalità di un singolo sovrano, per aprirsi su problematiche di carattere generale, riguardanti sia la vita di palazzo sia i più ampi scenari della romanità.


testo e immagine dalla pagina della trasmissione e del riascolto, link miei.


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(backup disponibile dal 12 aprile in mattinata)

venerdì 3 aprile 2009

Alle otto della sera La battaglia di Adrianopoli + Festival della Mente 2007 Sarzana

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Regia di Vittorio Attamante
andato in onda sulle frequenze di rai radio due

La battaglia di Adrianopoli, combattuta fra i Goti e l'imperatore Valente nel 378 dopo Cristo, segna una svolta cruciale nei rapporti fra l'impero romano e i barbari. Fino a quel momento, una politica dell'immigrazione saldamente gestita dal governo imperiale aveva consentito di accogliere pacificamente nell'impero un gran numero di barbari, e di impiegarli con successo per rivitalizzare l'economia.

E' in questo contesto che i Goti, un'intera popolazione di profughi in fuga da un paese in guerra, erano stati autorizzati a entrare nell'impero. Abusi e scandali nella gestione dell'accoglienza da parte di funzionari e politici corrotti finirono invece per provocareuna rivolta dei rifugiati, poi degenerata in una vera e propria guerra.

L'inefficienza delle autorità romane nel risolvere la crisi, culminata con la sconfitta e la morte in battaglia dell'imperatore Valente, precipitò la fase più acuta e distruttiva delle invasioni barbariche che misero fine all'egemonia romana sull'Europa occidentale.


testo e immagine dalla pagina della trasmissione e del riascolto

[link miei]

backup mp3


L'autore ha tenuto tre interessanti lezioni su questo tema al Unlimited Free Image and File Hosting at MediaFireFestival della Mente, edizione 2007, a Sarzana:

I serata

II serata

III serata

(gli interventi, ai link sopra indicati, sono disponibili al riascolto e in video)

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Alessandro Barbero 9 agosto 378. Adrianopoli il giorno dei barbari, Laterza 2005 ISBN 8842077658

giovedì 2 aprile 2009

Lezioni di Musica 2008-2009 3 Sandro Cappelletto "Bach e Händel, l’assoluto e il quotidiano"

Natascia Gazzana violino


Le loro vite parallele. Coetanei, tedeschi ed europei, così diversi. Volevano, ma non si sono mai incontrati. Haendel (per Haendel vedi anche qui) viaggiava molto, Bach (per Bach vedi anche qui) era sedentario. Uno non avrebbe mai pensato di scrivere L’arte della fuga, l’altro mai potuto comporre una Musica per i fuochi d’artificio.
Difficile immaginare due modi così lontani di abitare la musica. Ora, si danno appuntamento a Santa Cecilia e hanno molte cose da raccontarsi.
Haendel capirà perché Pier Paolo Pasolini ha usato la Passione secondo Matteo per accompagnare la morte di Accattone



e perché Glenn Gould ha dedicato la vita alle Variazioni Goldberg;



[in questo video sono eseguite la 1-7 qui per la selezione da YouTube ]
Bach ascolterà i prodigi vocali – a lui negati – degli evirati cantori italiani nel Giulio Cesare e dovrà ammettere che un Alleluiah così gioioso non l’ha neppure immaginato.



Si scambieranno notizie: Bach si lamenterà della micragna dei governanti di Lipsia, che lo costringevano a ritmi di lavoro da negrieri, Haendel gli dirà di quanto bello e pericoloso sia il libero mercato della musica: di fallimenti, lui ne ha conosciuti. Tentando l’assoluto in una quotidiana domenica di dicembre, mentre il violino di Natascia Gazzana camminerà suonando in Sala Sinopoli.





Lezioni di Musica 2008-2009 Giorgio Pestelli "Haydn e Mozart"

Per Lezioni di Musica, Giorgio Pestelli, uno dei più noti e apprezzati musicologi italiani, parlerà dello Stile Classico di Haydn e Mozart. Il momento nel quale in un certo senso nasce il concetto di "musica classica" come lo intendiamo oggi, un ideale di perfezione formale, di equilibrio, che rende all'ascolto una naturalezza quasi sovrumana. Nella Vienna di fine Settecento tutte le classi sociali "parlano la stessa lingua" musicale. Per un musicista operante in questo contesto il linguaggio musicale doveva senza dubbio apparire come un dato "naturale", privo di ogni artificiosità: tutti lo parlavano e tutti erano - a gradi differenti - in grado di comprenderlo. Il miracolo dell'arte di Haydn e Mozart è nella capacità di prendere questo linguaggio così "naturale" e di farlo diventare grande arte.

Testo dalla pagina dell’evento e dell’ascolto

[link miei]

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Giorgio Pestelli (1938) insegna Storia della Musica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino e di Genova. Figlio dello scrittore Leo Pestelli e nipote del compositore Luigi Perrachio, ha sempre cercato di meditare i significati della musica in rapporto agli altri linguaggi espressivi. Ha pubblicato studi sulla musica del Settecento e sul periodo classico e romantico (L'età di Mozart e Beethoven, 1979; Beethoven, 1988); ha edito le Sonate di G. B. Platti (1978 e 1986) e si è occupato di storia dell'opera e di storia della critica musicale. Tiene regolarmente cicli di conversazione radiofoniche e collabora da oltre trent'anni con il quotidiano «La Stampa»; dal 1982 al 1985 è stato Direttore Artistico dell'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino. Per Einaudi ha pubblicato Canti del destino. Studi su Brahms («Saggi», Premio Viareggio 2001) e Gli immortali (Einaudi Tascabili, 2004).


Biografia tratta dal sito dell'editore Einaudi

Lezioni di Musica 2008- 2009 2 Claudio Strinati “Bruckner e Mahler” Musica a Vienna tra Ottocento e Novecento

Per Lezioni di Musica, Claudio Strinati, Sovrintendente speciale al Polo Museale Romano e notissimo conferenziere, parlerà di Bruckner e Mahler, due dei principali esponenti - con Brahms e Cajkovskij - della sorprendente "nuova fioritura" che la Sinfonia attraversò nella seconda metà dell'Ottocento. Due musicisti che si stanno oggi prendendo una clamorosa rivincita nei confronti di critica e pubblico figurando con regolarità nei programmi dei massimi direttori e delle più grandi orchestre del mondo e la loro arte è considerata un vertice di quel momento cruciale nella storia della cultura occidentale che fu il passaggio dal Diciannovesimo al Ventesimo Secolo.


Testo dalla pagina dell’evento e dell’ascolto

[link miei]

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Claudio Strinati è nato a Roma nel 1948. Laureato storia dell'arte, attualmente è Soprintendente speciale per il polo museale romano. Docente incaricato di Storia dell'Arte nei Licei pubblici statali dal 1971 al 1973, in seguito è stato ispettore storico dell'arte nei ruoli del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, esercitando la sua funzione prima presso la Soprintendenza per i Beni artistici e storici della Liguria e poi presso quella di Roma, dove è stato direttore addetto alla tutela territoriale e responsabile dell'Ufficio Mostre fino al 1991.

Il suo ambito di studi è soprattutto rivolto verso il Cinquecento classicista e manierista e il primo Seicento, specie sul versante della pittura e della scultura. Per i suoi interessi in campo musicale ha collaborato al "Dizionario Biografico degli Italiani" e presieduto per alcuni anni la "Commissione nazionale per la tutela degli Organi antichi" presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Ha curato numerose mostre e manifestazioni culturali in Italia e all'estero: le più recenti - tra il 2000 e il 2002 - Caravaggio e i primi caravaggeschi (Museo Teien di Tokio), Raphael. Grace et Beauté (Musée du Luxembourg a Parigi), Titian to Tiepolo (Museo Nazionale di Canberra in Australia). Autore di numerosi articoli scientifici su alcune tra le principali riviste italiane come il Bollettino d'Arte, Storia dell'Arte, Prospettiva, Antichità Viva, ha svolto attività divulgativa nel campo della storia dell'arte con articoli per La Repubblica, L'Espresso e Art-Dossier.

biografia tratta dal sito Enel, sponsor di molte manifestazioni all'Auditorium di Roma

Altre lezioni dello stesso ciclo in questo blog:

Antonio Pappano "Verdi e Wagner"

Lezioni di Musica 2008- 2009 1 Antonio Pappano“Verdi e Wagner”



Lezioni di Musica è una nuova iniziativa promossa dagli Amici di Santa Cecilia, e organizzata dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e della Fondazione Musica per Roma. Otto lezioni affidate a nomi prestigiosi – interpreti, musicologi, personalità del mondo della cultura - dedicate ad altrettanti momenti salienti della Storia della Musica, da Bach a Stravinskij al Jazz.
Ogni incontro prende in esame una coppia di musicisti che esemplificano le caratteristiche salienti di un’epoca, sia per contrasto (il confronto tra l’italiano Verdi ed il tedesco Wagner, ad esempio) che per affinità (Mozart e Haydn, Bach e Händel). Curata da Giovanni Bietti, l’iniziativa si rivolge naturalmente al pubblico più vario e a chiunque sia interessato ad approfondire la conoscenza della musica e a scoprire il ruolo che questo straordinario, affascinante ramo del sapere ha sempre rivestito nella storia della nostra cultura e della società occidentale in genere; il carattere delle Lezioni è quindi fortemente divulgativo, il tono volutamente accessibile e coinvolgente, e ogni Lezione sarà arricchita da esempi musicali dal vivo, brani registrati, inserti video.

Ad accrescere il prestigio dell’iniziativa, la Lezione inaugurale sarà tenuta in Sala Santa Cecilia da uno dei massimi artisti della scena mondiale, il Direttore stabile dell’Orchestra dell’Accademia Antonio Pappano, e la Lezione conclusiva sarà tenuta, nella stessa Sala, dal più interessante nome del Jazz italiano – e non solo - dell’ultima generazione, Stefano Bollani



Testo e immagine tratti dalla pagina dell’evento e dell’ascolto

[link miei]

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Altre lezioni dello stesso ciclo in questo blog:

Claudio Strinati "Bruckner e Mahler"

mercoledì 1 aprile 2009

Alle 8 della sera Attila


Di Giuseppe Zecchini.
Regia di Giancarlo Simoncelli.
Andato in onda dal 13 settembre all'8 ottobre 2004 sulle frequenze di radio due rai

Nell'immaginario collettivo contemporaneo Attila è ben presente: non si sa bene chi sia stato, ma lo si identifica certamente con un 'cattivo' della storia, anzi è visto come un simbolo di distruzione e di morte, il 'flagello di Dio', dietro il cui cavallo non cresceva più un filo d'erba. Gli Unni, il suo popolo, furono descritti dagli antichi etnografi come esseri più bestiali che umani.Eppure, le moderne ricerche sottolineano la sua intensa attività diplomatica e i suoi sforzi per dare al suo popolo una forma statale progredita e per attuare una convivenza reciprocamente vantaggiosa con l'impero romano: egli ci appare sempre più come uno dei grandi capi barbarici del V secolo.Per quel che conosciamo, la vita di Attila è una biografia coinvolgente, ricca di aneddoti e di luoghi comuni da sfatare sullo sfondo di un impero romano già in crisi irreversibile, ma ancora capace non solo di sconfiggere gli Unni, anche di affascinarli con la forza d'attrazione della propria millenaria civiltà.






mappa tratta dal sito http://www.silab.it/ da
questa pagina

sullo stesso sito si trovano un'utile
cronologia degli eventi e un sintetico colpo d'occhio su le invasioni barbariche.

Giuseppe Zecchini (Milano, 1952) è ordinario di Storia romana all'Università Cattolica di Milano. Si occupa di storiografia ellenistica, dell'età di Cesare e della tarda antichità; in questo ambito ha scritto: Aezio. L'ultima difesa dell'Occidente romano (Roma, 1983), Ricerche di storiografia latina tardoantica (Roma, 1993), Il pensiero politico romano (Roma, 1997).

Dalla radio al libro:
Giuseppe Zecchini Attila Anno: 2007

La vita di Attila, re degli Unni; una biografia coinvolgente, ricca di aneddoti e di luoghi comuni da sfatare. E sullo sfondo un impero romano già in crisi irreversibile.
Nota di Sergio Valzania
In libreria il 19 aprile 196 pagine 12.00 Euro ISBN 88-389-2158-X

IL LIBRO
L’immagine comune che si ha di Attila, re degli Unni, si compone di noti elementi: di un’iconografia che gli dà i tratti fisici normalmente attribuiti ai volti demoniaci; di un epiteto di non chiara origine (il «flagello di Dio»); del gesto di un pontefice, Leone I Magno, che con la sola autorità spirituale lo fermò sul fiume Mincio. Niente, o quasi niente, di questa immagine resiste sulla base dei documenti e delle fonti. Rimettendoli insieme, fonti e documenti, Giuseppe Zecchini racconta il personaggio Attila, la sua biografia possibile, l’interpretazione dell’enigmatica inquietudine che ha trasmesso. Il teatro è il crogiolo, composito e gorgogliante sugli spasimi dell’Impero, delle guerre dei e contro i barbari, che nutrì le saghe nibelungiche, armò Burgundi, Goti, Vescovi guerrieri, il generale Aezio; in cui si consumò il destino breve riservato dalla storia agli Unni.